Sono
le 7:30 del mattino e sono sveglio.
Già questa è una cosa che mi fa girare le palle.
Da quando hanno inventato quella diavoleria con le lancette ci siamo incastrati in queste rigide gabbie temporali.
Avete mai provato a chiedere che ore sono all’uomo di Neanderthal? No? Neanch’io, ma sono sicuro che la risposta, dopo un’esplorativa ravanata al pendolo, sarebbe stata come minimo una clavata.
Dico, ma ve la immaginate voi l’agenda del Neanderthal se solo avesse avuto un orologio?
- Sveglia alle 7:00;
- Alle 7:30 una ciotola di succo di palle di toro espresso (per dare la carica);
- Alle 8:00 in ufficio;
- E alle 12:00 aperitivo col Fabri per parlargli di quella presentazione sulle antilopi.
Di questo passo non saremmo arrivati neanche all’età del bronzo! Ci saremmo estinti come i dinosauri e la terra sarebbe stata governata dai parameci!
Pensate invece a quanto sarebbe stato bello se il mondo avesse fatto il suo corso naturale senza orologi…
Si avrebbe a malapena la percezione del giorno e della notte.
Non sarebbero esistite le bombe a orologeria e di conseguenza neanche quei dialoghi cliché dei film d’azione.
“Cazzo, mancano 30 secondi! Quale filo devo tagliare? Verde o rosso? Perché mia madre mi ha fatto daltonico? Ah, quasi dimenticavo! Per fortuna ho con me i miei occhiali correggi-daltonismo e l’aifon con l’app per disattivare le bombe… beccati questo terrorista random!”
Se non fossero esistiti gli orologi i ladri agli incroci di Napoli sarebbero andati all’università (anche se è più probabile che, in assenza di Rolex, si mettano a rubare polsi).
Se non fossero mai esistiti i maledetti orologi non ne avresti ricevuti 8 alla prima comunione, 5 al diploma e 26 alla laurea (lo capiranno mai i parenti che sono meglio i soldi?).
E in testa al Big Ben ci avremmo messo, in formato gigante, uno di quei giochi per bambini, di quelli che tiri la corda e dicono "La mucca fa...MUUUUUUUU".
Il mondo sarebbe davvero un posto migliore, ma poi non avrei di che cazzo scrivere.
Già questa è una cosa che mi fa girare le palle.
Da quando hanno inventato quella diavoleria con le lancette ci siamo incastrati in queste rigide gabbie temporali.
Avete mai provato a chiedere che ore sono all’uomo di Neanderthal? No? Neanch’io, ma sono sicuro che la risposta, dopo un’esplorativa ravanata al pendolo, sarebbe stata come minimo una clavata.
Dico, ma ve la immaginate voi l’agenda del Neanderthal se solo avesse avuto un orologio?
- Sveglia alle 7:00;
- Alle 7:30 una ciotola di succo di palle di toro espresso (per dare la carica);
- Alle 8:00 in ufficio;
- E alle 12:00 aperitivo col Fabri per parlargli di quella presentazione sulle antilopi.
Di questo passo non saremmo arrivati neanche all’età del bronzo! Ci saremmo estinti come i dinosauri e la terra sarebbe stata governata dai parameci!
Pensate invece a quanto sarebbe stato bello se il mondo avesse fatto il suo corso naturale senza orologi…
Si avrebbe a malapena la percezione del giorno e della notte.
Non sarebbero esistite le bombe a orologeria e di conseguenza neanche quei dialoghi cliché dei film d’azione.
“Cazzo, mancano 30 secondi! Quale filo devo tagliare? Verde o rosso? Perché mia madre mi ha fatto daltonico? Ah, quasi dimenticavo! Per fortuna ho con me i miei occhiali correggi-daltonismo e l’aifon con l’app per disattivare le bombe… beccati questo terrorista random!”
Se non fossero esistiti gli orologi i ladri agli incroci di Napoli sarebbero andati all’università (anche se è più probabile che, in assenza di Rolex, si mettano a rubare polsi).
Se non fossero mai esistiti i maledetti orologi non ne avresti ricevuti 8 alla prima comunione, 5 al diploma e 26 alla laurea (lo capiranno mai i parenti che sono meglio i soldi?).
E in testa al Big Ben ci avremmo messo, in formato gigante, uno di quei giochi per bambini, di quelli che tiri la corda e dicono "La mucca fa...MUUUUUUUU".
Il mondo sarebbe davvero un posto migliore, ma poi non avrei di che cazzo scrivere.